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Digital Transformation 2021

Digital Transformation: 2021

Il 2020 è stato un anno complesso, ma era iniziato con grandi speranze per il settore digitale.

Nei primi mesi del 2020, infatti il World Economic Forum, aveva stimato una crescita di 100 trilioni di dollari entro il 2025 grazie proprio alla Digital Transformation. La pandemia, poi, ha rallentato la corsa.

Ma non tutto è andato perso! Cosa succede in Italia, per esempio?

Il divario tra il nostro Paese e gli altri dell’Unione Europea è, certo, ancora importante.

Il Digital Economy and Society Index del 2020 vede l’Italia in terzultima posizione UE.

I motivi sono da addebitare in parte anche alla mancanza di specialisti ICT nel nostro Paese rispetto alla media europea, quindi un basso livello di istruzione in questo settore, nonostante l’eccellenza dei corsi di studi presenti.

Secondo la Digital Business Transformation Survey di The Innovation Group il mercato digitale in Italia crescerà del 4.2% nel 2021. Cresce soprattutto il mercato delle nuove tecnologie digitali (Cloud, 5G, Blockchain, ecc.).

Stiamo assistendo ad una fase ascendente di maggiore propensione al mercato digitale.

Tra i fattori trainanti si evidenziano:

  • L’emergenza sanitaria, che ha condotto molte imprese all’accelerazione della trasformazione digitale del loro business
  • Più investimenti in attività e progetti sostenibili
  • Più investimenti in Cloud, Sicurezza, ma anche in desktop, notebook e smartphone complice anche lo smart working
  • Volontà di utilizzare sempre più consapevolmente strumenti di Intelligenza Artificiale
  • Cambiamento culturale, cambi generazionali che favoriscono il cambiamento e percorsi di trasformazione a favore di una maggiore digitalizzazione.

 

Video strumento di marketing

Il video come ottimo strumento di marketing per i tuoi prodotti agricoli

Il video come ottimo strumento di marketing per i tuoi prodotti agricoli

Sempre di più i video stanno diventando un importante strumento di marketing da tenere in considerazione se si vuole promuovere il proprio prodotto agricolo.

Parlano i dati: secondo il Report 2020 di We are social, in Italia, per il secondo anno consecutivo, è YouTube il social più amato e più utilizzato.

Lo segue a ruota la famiglia Facebook, con il maggior incremento registrato da Instagram, che passa dal 55% al 64% in termini di utilizzo. Non possiamo, poi, non parlare del fenomeno TikTok, il social dove ti trovi a scorrere velocemente tra un video e l’altro, e che, alla prima rilevazione in Italia, registra una adozione già all’11%. Perché il successo di YouTube e dei video in generale?

 

Non è solo, anzi assolutamente, il desiderio di rimanere connessi con amici, parenti, colleghi, ma è più la ricerca del divertimento e dell’intrattenimento oltre che dell’interesse e della curiosità di scoprire cose nuove tramite video tutorial o di approfondimento in generale.

 

Il video può diventare uno degli strumenti fondamentali per la tua strategia di comunicazione e per il racconto della tua azienda.

 

Hai paura di spendere troppi soldi?

Un passo alla volta: prima di tutto, pensa a trovare una buona idea!

 

Domandati: cosa potrebbe interessare alle persone della mia azienda?

Per rispondere a questa domanda devi pensare a cosa potrebbe incuriosire, arricchire l’utente/potenziale cliente e a come puoi trasmettere il messaggio.

Non devi perdere di vista chi sei! L’azienda sei tu, la tua famiglia, il tuo staff, il tuo lavoro è la tua passione ed è questo che devi trasmettere.

Le persone devono capire che un’azienda agricola non è una realtà come tutte le altre, ma è una delle poche in cui vedi crescere giorno dopo giorno il frutto della tua fatica, lentamente, spontaneamente, con pazienza ed amore. Questi sentimenti, questa spontaneità deve trapelare dal tuo video.

 

Alcune idee?

  • Racconta la storia della tua azienda, soprattutto se ha origini storiche
  • Presenta la tua famiglia e il tuo staff in una giornata di lavoro: alle persone piace scoprire chi c’è dietro le quinte!
  • Presenta i tuoi prodotti direttamente dal palco più importante, ovvero dalla terra dove nascono e crescono

Prima di iniziare a girare capisci bene il tuo obiettivo.

Pensa se vuoi cambiare o rendere più forte il posizionamento sul mercato del tuo brand oppure se vuoi aumentare le visite alla tua azienda, oppure se vuoi convincere i tuoi potenziali clienti a visitare la tua azienda agricola.

 

ATTENZIONE A DOVE PUBBLICHI

YouTube è sicuramente il canale più importante su cui condividere video, essendo nato per quello. Il vero potere di YouTube è il fatto che i suoi utenti sono disposti a spendere il proprio tempo per vedere un video anche abbastanza lungo o molto lungo.
Studi Nielsen rivelano che l’attenzione nei confronti dei video su YouTube è quasi due volte superiore rispetto a quella verso i video sui social.
YouTube, quindi, è il luogo giusto per far fermare gli utenti a vedere qualcosa che riguarda di più la tua azienda.

 

Di contro per un video su Facebook l’attenzione è intorno ai 10 secondi, ma non vuol dire che siano video meno efficaci

Insomma: decidi cosa vuoi e come vuoi arrivare al tuo obiettivo.

 

Pronti? Ciak si gira!

dropshipping

Dropshipping: cos’è e come funziona


Il dropshipping è un modello di vendita online grazie al quale si può avviare la propria attività di e-commerce senza avere un negozio fisico. Basterà scegliere fornitori affidabili, che si occuperanno di procurare i prodotti e di spedirli al cliente. Analizziamo i pro e i contro di questa attività.

 

 

  • Se vuoi aprire un e-commerce con costi iniziali contenuti,
  • se vuoi un sistema low cost che sfrutti le potenzialità della rete e del digitale,

allora stai cercando il dropshipping!

Approfondiamo questo modello, riconosciuto a livello internazionale, considerando i vantaggi e gli svantaggi per i vari attori che ne prendono parte.

COSA È IL DROPSHIPPING

Il dropshipping è il sistema applicato all’e-commerce che permette di vendere prodotti senza averli in magazzino. Il venditore, quindi, non possiede materialmente gli articoli proposti nel proprio e-commerce, ma funge da intermediario tra i potenziali acquirenti e i fornitori, che dovrà scegliere con cura ed attenzione.

Inoltre, il fornitore sarà pagato soltanto una volta che la vendita sarà conclusa.

Il dropshipping risponde alla domanda: come posso vendere online senza rischiare di investire in merce che potrebbe rimanere invenduta e senza comprare o affittare un magazzino?

Proprio attraverso il sistema di dropshipping.

In questo modo:

  • Non rischiamo di avere merce invenduta
  • Non abbiamo costi alti iniziali, perché non dobbiamo pagare subito gli articoli che proponiamo e non abbiamo il costo del magazzino fisico
  • Non abbiamo problemi logistici perché sarà lo stesso fornitore ad occuparsi dell’impacchettamento e delle spedizioni

L’unica cosa che il venditore deve fare è implementare una efficace strategia di marketing per far conoscere il suo negozio online e, con i primi ordini, dovrà gestire gli ordini della merce richiesta presso i suoi fornitori. Sarà poi il fornitore ad occuparsi della spedizione degli articoli al cliente.

COME FUNZIONA?

Non ti è ancora chiaro? Ecco un esempio.

Mario decide di aprire un e-commerce con il sistema del dropshipping. Decide di vendere prodotti per la casa.

Ecco cosa dovrà fare:

  • trovare dei fornitori affidabili, con i quali stipulerà un accordo commerciale, in un’ottica di mutuo vantaggio;
  • trovati i fornitori, Mario è pronto per partire e andare online!
  • Si affida a dei professionisti per la creazione del suo e-commerce low cost.

Grazie alla giusta strategia di marketing, Mario sta avendo grande successo con il suo negozio online!

Sara, appassionata di complementi d’arredo, è interessata ad una splendida tovaglia ricamata che ha visto solo sull’e-commerce di Mario e decide di procedere all’acquisto.

Sara non sta comprando direttamente dal negozio online di Mario, che, infatti, non possiede l’articolo scelto da lei.

Il prodotto è ancora in possesso del fornitore che preparerà il pacchetto e lo spedirà a Sara.

Sara, però, ha effettuato il pagamento sul portale di Mario: per la sua tovaglia ricamata ha speso solo 20€ , ottimo affare! Solo in questo momento Mario pagherà il suo fornitore a cui andranno 15€, che è il prezzo all’ingrosso che il fornitore ha riservato in esclusiva a Mario, suo bravissimo intermediario. Quindi Mario ha guadagnato 5€ dalla vendita a Sara della tovaglia ricamata tramite il sistema del dropshipping.

Semplice, no?

LE PROBLEMATICHE DEL DROPSHIPPING

La cosa più difficile per l’intermediario è trovare fornitori affidabili con prodotti che rispettino effettivamente la qualità desiderata e richiesta.

Dal punto di vista economico, a conti fatti, il guadagno, soprattutto all’inizio, è abbastanza basso per l’intermediario. Ma questo può soltanto spingere a fare di più e a far sì che le vendite aumentino!

Inoltre, dalla parte dei clienti, bisogna stare attenti agli intermediari malintenzionati che potrebbero incassare tutto senza inoltrare l’ordine al fornitore. Oppure, dalla parte degli intermediari, potrebbero esserci fornitori che vorrebbero essere pagati mensilmente, o, ancora, se si offre come modalità di pagamento per i clienti il bonifico, potrebbero esserci clienti che dimenticano (in buona fede o no) di effettuare il pagamento, nonostante la consegna della merce.

Comunque sia il dropshipping è davvero un ottimo sistema per vendere online e lanciarsi in un nuovo business oppure estendere quello che si è già avviato offline.

Curioso? Vuoi saperne di più?

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call to action

L’IMPORTANZA DELLE CALL TO ACTION


Acquista ora”, “Registrati qui”, “Iscriviti!”.

Questi sono tutti esempi di Call To Action.

COSA È UNA CALL TO ACTION?

Una Call To Action è un invito all’azione. È un elemento necessario e fondamentale nelle campagne di inbound marketing cioè in quelle strategie di marketing create per attrarre utenti e convertirli in clienti.

La Call To Action è compresa in ogni canale di entrata di nuovi clienti: siti web, DEM, social.

Sarà la giusta Call To Action a fare la differenza tra voi e un vostro concorrente.

COME SI RICONOSCE UNA CALL TO ACTION?

Una Call to Action è il giusto mix tra grafica e testo.

Le più comuni sono formate da un verbo imperativo inserito all’interno di un bottone su cui siamo chiamati a fare click. Colori e testi sono tutti attentamente studiati per sedurre e persuadere chi leggerà la Call To Action. Più la Call To Action propone contenuti in grado di dare un qualcosa in più al visitatore e più sarà efficace.

Questo tipo di Call To Action ha come obiettivo quello di condurre l’utente alla sottoscrizione di abbonamenti, download, ma anche richiesta di donazioni o acquisto di prodotti.

Ci sono poi Call to Action che chiamano ad un’azione meno impegnativa per l’utente, ma hanno sempre l’obiettivo di acquisire lead. Sono di questo tipo le Call To Action che invitano a mettere un like su una pagina oppure a condividere sui social il contenuto dell’ azienda oppure invitano a leggere un articolo. In questo caso la Call To Action è ti tipo testuale.

DOVE TROVO LE CALL TO ACTION?

Dove posizionare la Call To Action è una delle cose più importanti.

Di solito si trovano above the fold ovvero nel posto dove il visitatore può vederla senza dover far scorrere troppo la pagina. Se però quello che offriamo deve essere spiegato con più dettagli, allora meglio inserire la Call To Action below the fold.

Ovviamente in tutti i casi è consigliabile fare dei test: posizionare Call To Action in diversi posti, per esempio, in una landing page e misurare il tasso di conversione è la cosa giusta da fare.

ESEMPI NON CONVENZIONALI DI CALL TO ACTION?

Sicuramente l’azione di marketing sui social di Unieuro, la catena italiana di elettronica ed elettrodomestici, è uno degli esempi più recenti di come creare Call To Action davvero divertenti e non comuni. I post di Unieuro invitano all’azione, all’interazione e all’acquisto, facendo entrare il visitatore in un vortice di commenti scritti e pensati in maniera, secondo mio parere, magistrale, arrivando ad accostare persino una piastra per capelli ad un Kebab.

Il rischio di strategie di questo tipo è di non centrare l’obiettivo e creare solo like senza acquisire veri clienti. Ma, se costruite bene, come nel caso Unieuro, il beneficio è enorme, come aumentare le interazioni e fare sold out di lavatrici: “La notizia che non pensavo potesse mai arrivare è arrivata. Raga è successo, è successo davvero. In questo momento abbiamo finito le lavatrici. Mi sento tipo in una capsula di vita in cui il tempo viene scandito solo da un’eterna ripetizione del rigore di Grosso. E tutto questo me lo sta dando una lavatrice. Anzi. Il post su una lavatrice», questa la risposta del social media manager/genio, a suon di post ovviamente — post Unieuro

Che dire a questo punto se non…

CONTATTACI  se vuoi anche TU attirare i tuoi futuri CLIENTI facendoli divertire!