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Video strumento di marketing

Il video come ottimo strumento di marketing per i tuoi prodotti agricoli

Il video come ottimo strumento di marketing per i tuoi prodotti agricoli

Sempre di più i video stanno diventando un importante strumento di marketing da tenere in considerazione se si vuole promuovere il proprio prodotto agricolo.

Parlano i dati: secondo il Report 2020 di We are social, in Italia, per il secondo anno consecutivo, è YouTube il social più amato e più utilizzato.

Lo segue a ruota la famiglia Facebook, con il maggior incremento registrato da Instagram, che passa dal 55% al 64% in termini di utilizzo. Non possiamo, poi, non parlare del fenomeno TikTok, il social dove ti trovi a scorrere velocemente tra un video e l’altro, e che, alla prima rilevazione in Italia, registra una adozione già all’11%. Perché il successo di YouTube e dei video in generale?

 

Non è solo, anzi assolutamente, il desiderio di rimanere connessi con amici, parenti, colleghi, ma è più la ricerca del divertimento e dell’intrattenimento oltre che dell’interesse e della curiosità di scoprire cose nuove tramite video tutorial o di approfondimento in generale.

 

Il video può diventare uno degli strumenti fondamentali per la tua strategia di comunicazione e per il racconto della tua azienda.

 

Hai paura di spendere troppi soldi?

Un passo alla volta: prima di tutto, pensa a trovare una buona idea!

 

Domandati: cosa potrebbe interessare alle persone della mia azienda?

Per rispondere a questa domanda devi pensare a cosa potrebbe incuriosire, arricchire l’utente/potenziale cliente e a come puoi trasmettere il messaggio.

Non devi perdere di vista chi sei! L’azienda sei tu, la tua famiglia, il tuo staff, il tuo lavoro è la tua passione ed è questo che devi trasmettere.

Le persone devono capire che un’azienda agricola non è una realtà come tutte le altre, ma è una delle poche in cui vedi crescere giorno dopo giorno il frutto della tua fatica, lentamente, spontaneamente, con pazienza ed amore. Questi sentimenti, questa spontaneità deve trapelare dal tuo video.

 

Alcune idee?

  • Racconta la storia della tua azienda, soprattutto se ha origini storiche
  • Presenta la tua famiglia e il tuo staff in una giornata di lavoro: alle persone piace scoprire chi c’è dietro le quinte!
  • Presenta i tuoi prodotti direttamente dal palco più importante, ovvero dalla terra dove nascono e crescono

Prima di iniziare a girare capisci bene il tuo obiettivo.

Pensa se vuoi cambiare o rendere più forte il posizionamento sul mercato del tuo brand oppure se vuoi aumentare le visite alla tua azienda, oppure se vuoi convincere i tuoi potenziali clienti a visitare la tua azienda agricola.

 

ATTENZIONE A DOVE PUBBLICHI

YouTube è sicuramente il canale più importante su cui condividere video, essendo nato per quello. Il vero potere di YouTube è il fatto che i suoi utenti sono disposti a spendere il proprio tempo per vedere un video anche abbastanza lungo o molto lungo.
Studi Nielsen rivelano che l’attenzione nei confronti dei video su YouTube è quasi due volte superiore rispetto a quella verso i video sui social.
YouTube, quindi, è il luogo giusto per far fermare gli utenti a vedere qualcosa che riguarda di più la tua azienda.

 

Di contro per un video su Facebook l’attenzione è intorno ai 10 secondi, ma non vuol dire che siano video meno efficaci

Insomma: decidi cosa vuoi e come vuoi arrivare al tuo obiettivo.

 

Pronti? Ciak si gira!

target

La definizione del target per il successo dei tuoi contenuti


Prima di pubblicare contenuti devi chiederti: che cosa voglio comunicare e a chi mi sto rivolgendo?  In poche parole devi definire il target della tua azienda.

Nella definizione del target sta il segreto del successo di ciò che pubblichi.

Vediamo quali sono i dati da considerare per definire un target:

  1. Dati demografici, ovvero informazioni su età, genere, stato civile, occupazione, livello di istruzione;

  2. Localizzazione, ovvero il luogo dove si è presenti;

  3. Interessi/attività, ovvero passioni, hobby, attività svolte;

  4. Opinioni, ovvero cosa si pensa su determinati argomenti.

Il primo step per individuare il target è capire che è differente dalle buyer personas.

Già, perché, lungo il processo di acquisto, c’è chi compra fisicamente il tuo prodotto/servizio, ma anche chi decide, influenza, utilizza.

Questo è il tuo target cioè le tue persone-obiettivo da raggiungere con i tuoi contenuti.

Non è semplice definire il target, ma non è nemmeno impossibile!

Basta fare l’identikit delle persone che prendono parte al processo di acquisto e che quindi, secondo i dati,

  • decidono di acquistare;

  • influenzano l’acquisto;

  • acquistano;

  • utilizzano il prodotto/servizio da noi proposto.

Non farai altro che indicare, per ognuna di queste persone, i dati prima elencati (demografici, localizzazione, interessi/attività, opinioni), sempre aiutandoti con risultati raccolti in azienda (sondaggi, like ai tuoi post, analisi Google, ecc.) e con la tua esperienza.

Dati alla mano, avrai chiaro il tuo target e potrai iniziare a buttare giù la tua strategia di marketing.

Vedrai che riuscirai a porti gli obiettivi giusti e farai centro! Così saprai sempre cosa scrivere e per chi lo stai scrivendo.

Rivolgiti a noi e ti aiuteremo a definire il tuo target e la tua strategia di marketing.

Sempre e solo contenuti che mirano al successo della tua azienda!

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MARKETING

Il vino e lo shopping online


È tempo di guardare al futuro lasciandoci alle spalle un 2020 che sicuramente ricorderemo per il lancio che ha dato alla digitalizzazione.

In quest’anno, più che in altri, ci siamo affidati alla tecnologia per comunicare, lavorare e acquistare online.

Cosa ne è stato del mondo del vino? È riuscito a stare al passo con i tempi e adeguarsi pienamente a questo nuovo modo di vendere cui la pandemia e i vari lockdown ci hanno praticamente costretto?

In che rapporto stanno, in poche parole, vino ed e-commerce alla luce di un 2020 alquanto bizzarro?

Una cosa è certa. Chi aveva già un proprio negozio online ne ha sicuramente beneficiato. Ma questo non è bastato. Oltre ad avere un canale online aperto, la cosa veramente importante, che può fare la differenza, è credere in questa forma di vendita. Necessario è l’aggiornamento continuo e consapevole della vetrina online, non bastano due belle foto con i giusti prezzi. C’è bisogno di una strategia, di una analisi complessiva della propria presenza online, anche per quanto riguarda i canali social che devono dialogare ed essere collegati alla vetrina virtuale. I testi, poi, sono importantissimi, uno giusto storytelling può fare veramente la differenza, ma anche i testi di sponsorizzazione sui canali social. Importante non dimenticare anche la giusta sequenza di stories su Instagram in cui raccontare sinteticamente le caratteristiche del proprio vino e consigliare una occasione d’uso.

Parlando di numeri, i dati di Nomisma e Wine Monitor sul primo semestre 2020 registrano un volume di vendite di vino online più che raddoppiato rispetto all’anno precedente (+102%). Altra informazione rilevante è la recente acquisizione di Tannico da parte del Gruppo Campari che denota il grande interesse intorno al settore della vendita online.

Chiaramente niente accadrà se non ci sarà un cambiamento di tipo culturale. Il mondo del vino è rappresentato per la maggior parte da piccole o piccolissime imprese, a conduzione familiare, in cui spesso il proprietario passa velocemente dalla vigna alla scrivania per sbrigare alcuni semplici affari, ma non ha certamente tempo a sufficienza da dedicare all’aggiornamento della presenza online della propria realtà vitivinicola e all’aggiornamento delle sue competenze in queste materie. Molto è cambiato, ma possiamo e dobbiamo fare di più.

D’altra parte, per avere veramente successo e ricavare effettivamente benefici e vantaggi, il sito e-commerce deve essere ben fatto, semplice, scorrevole, collegato ad altri canali web aziendali. In tutto ciò non bisogna dimenticare che la vendita diretta ed in cantina non andranno certamente dimenticate ed abbandonate, anzi, potrebbero essere ulteriormente incentivate.

Il consiglio che diamo è di affidarsi ad un professionista e a tecnici qualificati che possano ascoltarvi e costruire con voi la vostra vetrina online, assecondando le vostre esigenze, ma, al tempo stesso, fornendovi i consigli giusti per la creazione di un sito efficiente ed efficace.

La nostra agenzia, specializzata nel mondo del vino e della birra artigianale, è pronta a fornirvi il supporto che cercate per la creazione di un sito e-commerce e/o per tutto ciò che riguarda la vostra presenza online e offline.

Il mondo ed il mercato del vino si stanno muovendo sempre più verso una consolidata presenza in rete.

È sempre il momento giusto per cambiare e tu puoi farlo ora!

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Lidl e le sneakers sold out

 



Vogliamo anche noi affrontare il fenomeno Lidl perché, per quello che sta mettendo in atto, è sicuramente un modello da seguire e da cui prendere spunto in quanto a strategie di marketing, adattandolo ai diversi livelli di complessità aziendale.

Partiamo con ordine, spiegando brevemente di cosa stiamo parlando per chi non lo sapesse.

Lidl è la famosa catena tedesca di supermercati arrivata in Italia negli anni Novanta.

Si è presentata all’inizio come un discount, un luogo dove trovare prodotti non solo a basso costo, ma anche di bassa qualità. Nel corso degli anni Lidl ha cambiato la sua strategia di branding e in poco tempo gli utenti hanno cambiato, di conseguenza, la percezione nei confronti del supermercato e dei suoi prodotti.

Adesso tutti vorrebbero avere un Lidl vicino casa perché è diventato il posto esclusivo dove trovare offerte di prodotti di qualità a basso costo.

Ed è proprio l’esclusività la chiave del suo ultimo successo.

Dopo aver conquistato mezza Europa, Lidl lancia anche in Italia le sue inconfondibili e colorate sneakers, oltre a tutti gli altri accessori firmati. È accaduto lo scorso 16 novembre e tutto è letteralmente andato a ruba in pochissimo tempo, con tanto di fila fuori dai punti vendita, nonostante le restrizioni del periodo.

A cosa è dovuto questo enorme e, per molti, inspiegabile successo? La risposta è al tempo stesso la sintesi di quello che il marchio vuole rappresentare: prodotto accessibile, ma al tempo stesso unico.

Le sneakers Lidl costavano, infatti, solo 12.99 € e sono state prodotte in quantità limitata, ma ognuno poteva acquistarle illimitatamente fino ad esaurimento scorte! Accessibilità, esclusività ed appartenenza ad un marchio. Bingo! I clienti Lidl sono diventati come una grande famiglia e, come tali, non vorranno certo perdersi la limited edition. Tutto il resto della storia, poi, l’hanno fatta i social.

Perché Lidl ha scelto le sneakers? Perché sono un oggetto da collezione e poi per seguire la scia del direttore creativo di Balenciaga che, 5 anni fa, ha creato le t-shirt marchiate Dhl o la borsa Frakta, molto simile alla comune borsa blu dell’Ikea, ricordate? Un vero e proprio filone, quello del brand fashion, che coinvolge anche altri marchi e in cui Lidl ci sta a pennello, ma con costi decisamente più alla portata dei comuni mortali.

Quindi c’è tanto lavoro dietro questo sold out e tanto lavoro dietro alla costruzione dell’oggetto perfetto da lanciare.

A tutto questo è da aggiungere che il successo è dovuto molto anche al reselling ovvero alla possibilità di rivendere sul mercato l’oggetto, aumentando molto il suo prezzo. Negli Stati Uniti su ebay le scarpe Lidl sono arrivate a costare fino a 4.500 $!

Quindi da oggi, non è tutto oro quel che luccica, a volte sono sneakers!