Lo sapevi che

food selfie

Con le pinne, il fucile e…il food selfie

FOOD SELFIE MANIA

Se prima bastavano un paio d’occhiali per fare estate, nel 2021 sembra proprio che sia il cibo ad aver avuto la meglio.

Se a questo aggiungi lo smartphone, ecco servito il food selfie.

Una analisi condotta da Coldiretti/Ixe ha rilevato come il cibo sia stato il vero protagonista e centro di interesse durante queste ultime vacanze estive.

Ben il 65% degli italiani ha dichiarato di aver scelto di mangiare principalmente fuori casa, andando alla scoperta di ristoranti, trattorie, agriturismi, ma anche pub, meno impegnativi.

Sono 6 italiani su 10, invece, ad aver visitato cantine, malghe, aziende, acquistando prodotti a km0, direttamente dal produttore, rispettando la tradizione, l’ambiente, ricercando la qualità in un ottimo rapporto con il prezzo.

Per immortalare e ricordare questi momenti di straordinaria quotidianità e socialità – visti i tempi che corrono – ben 1 italiano su 5 ha condiviso sui propri profili social il piatto ordinato o cucinato.

Il food selfie è stato di tendenza in questa particolare estate, tra il pubblico dei già appassionati di enogastronomia italiana, ma anche tra coloro che lo sono diventati nell’ultimo periodo.

Complici, senz’altro, la pandemia e la situazione di chiusura forzata, unite alla maggior tranquillità e spensieratezza, tipiche dei momenti di vacanza. Sta di fatto che immortalare pietanze o bevande sembra essere diventato un must in questi mesi estivi.

Il cibo nell’ambito del turismo è sempre più riconosciuto come fattore competitivo.

L’Italia da questo punto di vista ha un grande vantaggio con 316 specialità ad indicazione geografica riconosciute e 415 vini DOC/DOCG. Per non parlare delle piccole e piccolissime imprese agricole familiari e la rete di mercati di agricoltori, custodi di un tesoro dal valore inestimabile.

Le esperienze gastronomiche come esperienza di vita, come un viaggio attraverso i sensi alla scoperta del mondo e delle sue culture e colture.

 

spotify

Spotify Ad Studio: cambia il modo di fare pubblicità per le pmi

Presentata anche in Italia Ad Studio, per avvicinare anche le pmi al nuovo modo di fare pubblicità

Ad Studio è la piattaforma self-service che consente, con un piccolo investimento, di creare spot pubblicitari originali che saranno trasmessi su Spotify.

Finalmente è ufficiale: Ad Studio è stata lanciata anche in Italia e cambierà sicuramente il modo di fare pubblicità anche per le aziende più piccole.

Perché è così importante?

Partiamo dai numeri. 69 minuti trascorsi in media ad ascoltare musica ogni giorno in Italia da Spotify, contro i 61 passati alla radio.

61% degli utenti Spotify Free in Italia ascolta da mobile (siamo tecnologici!)

La risposta è ovvia: ad oggi, con l’avvento delle storie Instagram, TikTok e Spotify, sempre più persone si trovano ad utilizzare il proprio dispositivo mobile per riprodurre video, ma anche audio.

In auto, a casa, sotto la doccia, dobbiamo ammettere che Spotify è il sottofondo musicale di molti momenti di quotidiana follia.

Va da sé che diventa anche il luogo dove poter intercettare facilmente il tuo pubblico.

Per questo nasce Ad Studio, la piattaforma self-service che aiuta le aziende a raggiungere il proprio pubblico ovunque.

La vera rivoluzione sta in questo:

  1. Self-service e facile da usare à basta iscriversi creando un account Ad Studio e potrai poi decidere tu il targeting, le campagne pubblicitarie e monitorare i report. Se non hai annuncio audio o video possono aiutarti a crearlo in 24 ore.
  2. Facile definire il pubblico da raggiungere à efficaci strumenti di targeting a disposizione
  3. Piccolo investimento, massimo risultato à puoi iniziare con 250 €

A noi che piace parlare tanto e ascoltare tanta musica, sembra una bella opportunità soprattutto per le piccole aziende che hanno bisogno di farsi conoscere ad un pubblico più vasto.

 

Se hai bisogno di una mano per iniziare questa avventura, siamo qui! 😊

 

 

May edition news

3Points, 3 news – May edition

3Points, 3 news – May edition

Notizie che ci piacciono dal mondo digital, food e wine

  1. Quando si dice tagliato su misura. Bella ed elegante la bottiglia di Sacrifizio, vino rosso, taglio bordolese, Merlot e Cabernet Franc friuliano, prodotto da Tenuta Colpaola e vestito da Tombolini, grazie ad un’insolita e quanto mai indovinata collaborazione tra questi due brand marchigiani, entrambi eccellenze e sinonimo di artigianalità. Tenuta Colpaola, intreccia le passioni per l’agricoltura, il vino e il territorio dando vita ad ottimi prodotti. Tombolini, nella moda da oltre cinquanta anni, riesce a mixare eleganza e contemporaneità. Così nasce Sacrifizio, il vino con l’accessorio e solo di quello si veste: di un comodo foulard, che da prezioso salvagoccia si fa indossare come pochette da taschino o da polso. Bravi, ottima idea, partnership perfettamente riuscita.
  2. Ho trovato lavoro su TikTok. Un giorno potremmo sentire questa frase. Sì, perché secondo Axios, TikTok sta mettendo a punto un nuovo strumento di recruiting che dovrebbe permettere alle aziende di caricare offerte di lavoro sulla sua piattaforma. Questo strumento sarebbe ospitato su un sito Web esterno accessibile tramite l’app TikTok. Il pubblico? Senza dubbio sarà la Gen-Z a sfruttare tale sistema. Gli utenti potranno scegliere di candidarsi a un lavoro inviando un breve video in stile TikTok. Le posizioni lavorative aperte sulla piattaforma saranno principalmente dedicate a posizioni Junior. Se tutto andrà come deve andare sarà una vera e propria rivoluzione per il mondo del recruiting, mettendo al primo posto i video CV. Cosa ne pensate?
  3. L’accoppiata vincente di cui non sapevi di aver bisogno: Nutella e Chiquita insieme, a tavola. I due pilastri del settore alimentare hanno annunciato di collaborare per stupire il pubblico e le loro fanbase. Molti dei sostenitori di entrambi i marchi agognavano da tempo questa partnership. Come dichiarato da Jamie Postell, vice president of sales di Chiquita per l’America del Nord: “Abbiamo assistito a una crescente domanda attraverso blog e siti di ricette per ricette che mettessero insieme banane Chiquita e Nutella, quindi siamo felici di offrire questa partnership tanto attesa dai nostri fan!”.                                                              Il segreto del successo? I motivi sono tanti, ma sicuramente è importante il fatto che sia Nutella che Chiquita si rivolgano a famiglie e siano destinate ad essere utilizzate e collegate a momenti speciali in famiglia. I due brand condividono anche lo stesso tono di voce e hanno un’identità che è coerente con quello che esprimono.
3Points news

3Points, 3 news – April edition

3Points, 3 news – April edition

Notizie che ci piacciono! News dal mondo food and wine.

Scopri insieme a noi 3 news dal mondo food and wine

  1. IV gamma e il calo 2020:

Un recente report ISMEA ci mostra come nel 2020 gli italiani abbiano preferito gli ortaggi sfusi ai prodotti di IV gamma ovvero quelli già lavati, pronti all’uso. Sicuramente la pandemia, la chiusura forzata e il maggior tempo a disposizione tra le mura domestiche, hanno giocato un ruolo fondamentale in questo risultato positivo a favore delle verdure fresche, da lavare, cucinare e gustare con la famiglia. La IV gamma ha così evidenziato il suo primo calo nel 2020: – 4,1% dei volumi venduti e ben – 5,6 % in termini di spesa. Di contro, gli ortaggi freschi hanno registrato un incremento del 10,7% per quanto riguarda gli acquisti in volume e del 10,5% in valore.

Qui il link al report completo: al report ISMEA

2. La strategia post Covid per le aziende vitivinicole: 

Vogliamo condividere con voi un’interessante intervista da Il Sole 24 ore online che ha come protagonista Beniamino Garofalo, CEO del Gruppo vinicolo Santa Margherita. Garofalo riflette su quanto siano cambiate le abitudini dei consumatori e su quanto debba essere modificata, di conseguenza, la strategia di marketing delle aziende del comparto vitivinicolo. La sfida sarà riuscire a colmare il vuoto lasciato negli ultimi mesi dal comparto Horeca. Per riuscire nell’intento, secondo l’ad, serve un cambio di prospettiva dal B2B al B2C in modo da instaurare un rapporto più confidenziale e di fidelizzazione con il consumatore.

Per leggere l’intervista completa, ecco il link: Il Sole 24 ore – intervista a Beniamino Garofalo

3. Vinitaly 2022:

La 54° edizione del Salone Internazionale dei Vini e distillati si svolgerà in dal 10 al 13 Aprile 2022. Quattro giornate e sei aree tematiche: Vinitalybio, International wine, Vinitaly Tasting, Vinitaly Design, Micro Mega Wines, Enolitech. Come si dice in questi casi: save the date!

Nell’attesa, però, ci sarà un’edizione speciale rigorosamente B2B che si svolgerà in presenza a Verona dal 16 al 18 ottobre. Un modo per riallacciare pian piano i rapporti commerciali nazionali e internazionali.

Intanto per organizzare la vostra visita al Vinitaly 2022 tenete d’occhio il sito ufficiale: Vinitaly

LO SAPEVI CHE

Odeuropa: l’enciclopedia degli odori d’Europa


Domenica mattina. Il sole timidamente entra dalla finestra della cucina. Sono raggi caldi, avvolgenti, che profumano di casa e che invadono la stanza dove la nonna è lì, dall’alba, intenta a preparare il ragù per il grande pranzo in famiglia. Se chiudete gli occhi sono sicura che la prima cosa che sentirete, dopo le righe appena lette, sarà il profumo di quel ragù, inconfondibile, denso d’amore.

Quanto sono importanti i profumi, ci avete mai pensato? Un sommelier lo sa bene.

Beh, sembra che anche in Europa si siano accorti dell’importanza dell’olfatto, tra i cinque sensi il più sottovalutato.

Proprio a gennaio parte il nuovo progetto Odeuropa.

Odeuropa è un progetto europeo, finanziato con 2.8 milioni di euro da Horizon 2020, il cui obiettivo, da qui a tre anni, sarà realizzare un’enciclopedia degli odori del continente, dal 1700 agli inizi del 1900!

Il progetto è guidato da un gruppo di studiosi di storia, chimica, esperti in intelligenza artificiale, provenienti da sei paesi europei, tra cui l’Italia.

Una vera e propria rete di collaborazioni in cui il ruolo dell’intelligenza artificiale sarà fondamentale per poter riconoscere gli odori che i computer riusciranno ad intercettare e selezionare da più fonti, come testi storici in lingue diverse, dipinti, fotografie, romanzi, riviste. Non sarà difficile trovare riferimenti al tabacco oppure all’incenso.

La cosa fantastica è che i dati raccolti saranno analizzati ed elaborati da chimici e profumieri che li ricreeranno e catalogheranno in una banca dati online del patrimonio olfattivo. Sarà un vero e proprio archivio grazie al quale anche le nuove generazioni potranno conoscere ed emozionarsi con gli odori del passato.

Noi non vediamo l’ora di allenare i nostri nasi con tutti i nuovi, o meglio antichi, odori! Magari ne ricaveremo termini nuovi, utili per l’analisi olfattiva dei prossimi vini!

Se siete curiosi ecco il link al sito del progetto: https://odeuropa.eu/

 

LO SAPEVI CHE

Google e la Shopping Gift Guide


Quello che ci aspetta sarà un Natale sicuramente inusuale, ma i regali non mancheranno, se non altro per mantenere viva l’atmosfera delle Feste!

Se chiediamo a Google sicuramente ci saprà dire di più su cosa troveremo sotto l’albero.

Consultando la pagina https://shopping.google.com/m/shopping-100/ vediamo i prodotti più cercati quest’anno, su dati degli Stati Uniti, e potremo, quindi, farci un’idea di quello che conterranno i nostri pacchetti, tutti da scartare: saranno pochi, ma buoni!

Vanno per la maggiore i prodotti legati alla cura della persona, al lavoro da casa e alla quarantena. Come dargli torto!

Mai così tante creme corpo, profumi, accessori per capelli, spazzolini e persino candele profumate, sono stati venduti come in quest’anno! Questa categoria di prodotti per la cura della persona ha raggiunto un volume di ricerche del 250% in più rispetto al 2019. Complice l’aver avuto più tempo a disposizione per qualche maschera in più oppure la necessità di darsi un tono anche in pigiama?

Seguono gli attrezzi per la palestra fai da te, che registrano un 116% in più; la tecnologia come smartphone, tablet, smart tv; le pentole, con un volume di ricerca del 34% in più rispetto allo scorso anno.

Molta attenzione hanno ricevuto anche l’arredamento e la cura della casa con acquisto di accessori per la pulizia, per il riscaldamento e, attualmente, per i decori natalizi.

Molto interessante questa ricerca e la previsione che Google ha voluto regalarci, giocando anche un po’ con questo bizzarro 2020 che ha completamente cambiato tutte le carte in tavola dando luogo ad una classifica assolutamente irripetibile (si spera!) data l’eccezionalità del momento storico che stiamo vivendo.

E voi che siete alle prese con i regali di Natale che dite, Google ha indovinato?

LO SAPEVI CHE…

…A San Martino ogni mosto diventa vino!


L’11 Novembre si celebra la festa di San Martino, una delle più note tra quelle legate al vino e alla cultura contadina. Chi di noi non ha memoria del proprio nonno contadino recitare: “A San Martino ogni mosto diventa vino”!

Questo è il periodo giusto per le degustazioni in cantina, per i convegni e gli eventi dedicati al vino. Quest’anno la pandemia non ci permette di passeggiare serenamente tra i filari delle viti e riscaldarci al sole di questi primi giorni di Novembre chiamati, appunto, l’Estate di San Martino, ma recupereremo il prossimo anno o già subito a primavera, ne siamo certi!

Ma chi è San Martino?
Martino di Tours (316 o 317 D.C. – 397 D.C.) è figlio di un ufficiale dell’esercito romano, nasce nell’attuale Ungheria e passa l’infanzia a Pavia. Durante la sua esperienza nell’esercito imperiale è il protagonista di un episodio che ha cambiato la sua vita: in un giorno molto freddo lascia metà del suo mantello ad un mendicante nudo ed affamato e l’altra metà ad un altro mendicante incontrato subito dopo. Improvvisamente il cielo schiarisce e il freddo pungente diventa un ricordo: da qui l’Estate di San Martino, per indicare questo periodo caldo dell’anno, nei primi giorni di Novembre.

Martino pensa che questo cambiamento repentino del clima non può essere altro che opera del Signore e, per questo, stupefatto dall’accaduto, abbandona l’esercito e si dedica alla preghiera diventando vescovo di Tours.

Sarà sepolto l’11 Novembre del 397 D.C. .

La festa di San Martino è molto sentita nel sud della nostra penisola, ma c’è anche una forte tradizione veneziana.
Il legame tra il vino e San Martino nasce, invece, da una tradizione pagana francese, quando questo territorio era ancora sotto l’influenza dei Celti, che celebravano l’inizio del nuovo anno, per loro a Novembre, con una festa all’insegna di bivacchi, dove il vino non mancava, che durava 10 giorni a partire dal 1° novembre, coincidente quindi con il mese di San Martino.

Un legame che è suggellato dai meravigliosi versi di Giosuè Carducci nella poesia dal titolo San Martino, in cui è inequivocabile la corrispondenza tra il Santo e l’odore del mosto che si trasforma in vino.

San Martino

La nebbia a gl’irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;

ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor dei vini
l’anime a rallegrar.

Gira su’ ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando
sta il cacciator fischiando
su l’uscio a rimirar

tra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri,
com’esuli pensieri,
nel vespero migrar.